venerdì 6 gennaio 2012

Saldi: crisi!

File più corte, soprattutto di turisti, davanti ai negozi delle griffe. Pienone nei magazzini low cost ma partenza col botto solo per gli outlet che, da Nord a Sud, hanno registrato code e maggiori presenze, molti a due cifre. E' partito così, sotto il segno della crisi, il primo giorno dei saldi invernali nelle principali città. Nonostante il giorno feriale parecchia gente a Roma e a Milano ha affollato ovunque le vie dello shopping, molti i turisti ma niente file chilometriche. 

Avvio pigro invece a Napoli  Facce sconsolate dei commercianti che scuotono la testa: "Entrano, guardano, ma poi non spendono". Molti preferiscono aspettare sperando in sconti maggiori nei prossimi giorni. Soddisfatti invece i templi dell'outlet, dove la gente ha preferito riversarsi a caccia di occasioni d'oro.
A Milano il quadrilatero della moda si scorda le file fastose di anni fa. Qualche coda da Gucci, Monclear e Reuterey. Poco e niente da Hogan, Fay, Tiffany, Tod's, Miu Miu, Dolce e Gabbana, dove di norma c'era da aspettare e anche a lungo. Fa eccezione (ma non c'entrano le svendite che non vengono applicate) Abercrombie e Fitch, la 'formula' con modelli palestrati come commessi: coda chilometrica come ogni giorno. 

Nelle principali vie dello shopping della Capitale il primo colpo d'occhio è questo: molti turisti, i soliti russi e asiatici, che escono dai negozi griffati carichi di buste con gli italiani che si accontentano invece di guardare le vetrine dell'alta moda per poi buttarsi sul low cost. Così è pienone di pubblico giovane da H&M, Zara, Tezenis.

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